"...the Imagination (or love, or sympathy, or any other sentiment) induces knowledge, and knowledge of an 'object' which is proper to it..."
Henry Corbin (1903-1978) was a scholar, philosopher and theologian. He was a champion of the transformative power of the Imagination and of the transcendent reality of the individual in a world threatened by totalitarianisms of all kinds. One of the 20th century’s most prolific scholars of Islamic mysticism, Corbin was Professor of Islam & Islamic Philosophy at the Sorbonne in Paris and at the University of Teheran. He was a major figure at the Eranos Conferences in Switzerland. He introduced the concept of the mundus imaginalis into contemporary thought. His work has provided a foundation for archetypal psychology as developed by James Hillman and influenced countless poets and artists worldwide. But Corbin’s central project was to provide a framework for understanding the unity of the religions of the Book: Judaism, Christianity and Islam. His great work Alone with the Alone: Creative Imagination in the Sufism of Ibn ‘Arabi is a classic initiatory text of visionary spirituality that transcends the tragic divisions among the three great monotheisms. Corbin’s life was devoted to the struggle to free the religious imagination from fundamentalisms of every kind. His work marks a watershed in our understanding of the religions of the West and makes a profound contribution to the study of the place of the imagination in human life.

Search The Legacy of Henry Corbin: Over 800 Posts

Thursday, September 22, 2011

Schiere di angeli iranici

Schiere di angeli iranici
Giulio Busi

Dal «grande angelo nero, fuligginoso» di Montale, a quello «vestito di panni d'un viola azzurro, cinto di cordoni d'oro, con vaste ali bianche dal fulgore di seta», che spicca il volo verso Franz Kafka, e fino agli angeli di Rilke, con «stanche bocche» e «anime senza contorni», gli esseri celesti si muovono attraverso il XX secolo furtivi e imprendibili, incuranti delle due guerre mondiali, delle ideologie, e della conclamata morte del divino. Raramente si occupano della Storia, perlopiù continuano il loro mestiere vecchio di millenni, messaggeri troppo umani del l'aldilà, aureolati d'inquietudine.

Ma forse nessun autore del secolo scorso ha saputo evocare l'antico mistero degli spiriti immateriali come Henry Corbin, filosofo e orientalista dalla prosa incalzante e ammaliatrice. Grazie a Corbin, nella cultura europea irrompe l'angeologia iranica. Richiamati in vita dalle antiche pagine dei magi zoroastriani o degli gnostici sciti, gli spiriti messi in scena da Corbin sorprendono il lettore occidentale con costumi e compiti in gran parte diversi da quelli dei loro colleghi biblici. Se nella tradizione ebraica i mal'akim, gli angeli, sono umili servitori del Dio trascendente, esecutori di ordini altrui, gli angeli venuti dall'Iran hanno dignità propria, sono principi conoscitivi, modelli di una compiutezza non solo sovrumana ma addirittura sovradivina.

Il repertorio angelico di Corbin si arricchisce ora di un inedito, tratto dall'archivio del grande studioso conservato a Parigi, e pubblicato nella raffinata traduzione di Raphael Ebgi. Le combat pour l'ange fu composto nel 1950, un anno dopo la stampa del Mito dell'eterno ritorno di Mircea Eliade. E in effetti, il testo corbiniano deve molto alla lezione di Eliade, e al concetto di sacro come liberazione dall'ansia della storia. Non importa, sostiene Corbin, che i dati storici e geografici su Zarathustra siano contraddittori e confusi, e che l'emergere dello zoroastrismo resti avvolto in un alone mitico. Quello che conta è riuscire a interpretare questi racconti come altrettante tappe di una «ierofania». La particolare ierofania zoroastriana si può riassumere, secondo Corbin, in un insegnamento fondamentale: ogni livello di essere ha un proprio angelo, ovvero è chiamato a un grado superiore di perfezione, ad angelicarsi nella luce della propria completezza. Una nostalgia di perfezione, venuta come i magi dal l'Oriente, che non poteva non affascinare il Novecento europeo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Henry Corbin, Le Combat pour l'Ange (Ricerche sulla filosofia mazdea), a cura di Raphael Ebgi, Torre d'Ercole, Travagliato, pagg. 148, € 24,00

No comments:

Post a Comment